Ir-Re Abdullah ta' l-Arabia Saudita mar jiltaqa' mal-Papa Benedittu XVI.

Secondo l'Osservatore Romano, "la visita del monarca, che ricopre anche l'altissima carica religiosa di Custode delle Due Sacre Moschee della Mecca e di Medina, riveste grande importanza perche' ha luogo alcune settimane dopo che centotrentotto dotti musulmani, tra i quali alcuni sauditi, hanno inviato una lettera a Benedetto XVI. I centotrentotto esponenti musulmani, in rappresentanza di 43 nazioni, tra Paesi islamici e non, hanno voluto cosi' ribadire l'importanza del dialogo tra cristiani e musulmani. Tra i firmatari della lettera figurano Gran Mufti, responsabili religiosi e studiosi". "In un mondo i cui confini si fanno di giorno in giorno piu' aperti, il dialogo, piu' che una scelta, sembra essere divenuto una necessita'", aggiunge la nota ricordando "la presenza di milioni di musulmani nei Paesi occidentali e lo dimostra, con forza, la crescente presenza di cristiani in alcuni Paesi musulmani. Come quelli della penisola arabica". Una ''giusta soluzione per il Medio Oriente'' e in particolare ''per il conflitto israelo-palestinese''. Questo, insieme all'impegno per il ''dialogo interculturale e interreligioso'' e alla collaborazione ''tra cristiani, musulmani ed ebrei per la promozione della pace'', il principale tema al centro del colloquio svoltosi in Vaticano tra Benedetto XVI e il re Abdullah dell'Arabia Saudita.

I colloqui del re saudita, che dopo l'udienza con il Papa ha incontrato il segretario di Stato Tarcisio Bertone e il ''ministro degli Esteri'' vaticano Dominique Mamberti si sono svolti, informa una nota della sala stampa vaticana, ''in un clima di cordialita' e hanno permesso di toccare temi che stanno a cuore agli interlocutori. In particolare - prosegue la nota - si sono ribaditi l'impegno in favore del dialogo interculturale e interreligioso, finalizzato alla pacifica e fruttuosa convivenza tra uomini e popoli, e il valore della collaborazione tra cristiani, musulmani ed ebrei per la promozione della pace, della giustizia e dei valori spirituali e morali, specialmente a sostegno della famiglia''. Sono stati anche ricordati i cristiani che vivono in Arabia Saudita: ''Nell'augurio di prosperita' a tutti gli abitanti del Paese - rimarca la nota - si e' fatto menzione della presenza positiva e operosa dei cristiani''. ''Non e' mancato infine - conclude - uno scambio di idee sul Medio Oriente e sulla necessita' di trovare una giusta soluzione ai conflitti che travagliano la regione, in particolare quello israeliano-palestinese''.
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