
CITTA’ DEL VATICANO - Insieme al decreto per l'eroicita' delle virtu' di Giovanni Paolo II - che potra' cosi' salire all'onore degli altari entro il 2010 - , Benedetto XVI firma anche il decreto che riconosce l'eroicita’ di un figlio prediletto del Papa polacco: il martire Jerzy Popieluszko , che nei primi anni del pontificato wojtyliano venne considerato il parroco del movimento di Solidarnosc di Lech Walesa. Il futuro Beato, ucciso a Varsavia il 19 ottobre del 1984 da agenti del ministero dell'Interno, era davvero un prete a fianco degli operai. "La coscienza - diceva il sacerdote - e' la cosa piu' splendida, la verita' non si puo' distruggere con questa o con un'altra decisione, con questo o un altro ordine. La nostra schiavitu' consiste in questo principio, che ci sottomettiamo al dominio della falsita', che non lo smascheriamo e non protestiamo contro di esso ogni giorno. Non protestiamo, rimaniamo in silenzio o facciamo finta di crederci. Allora viviamo nella menzogna. La coraggiosa testimonianza della verita' e' la strada che conduce direttamente alla libertà". Il regime comunista cerco' di fermare padre Popieluszko intervenendo presso i vescovi. Ma lui non desiste. Nel maggio del 1983 il sacerdote organizzo' il funerale del figlio di un attivista del sindacato. Sessantamila polacchi vi parteciparono. Popieluszko venne chiamato in pretura, la sua casa perquisita e lui incriminato per detenzione di armi. Lo arrestarono e i media di regime cominciarono una campagna contro di lui. Liberato per l'intervento delle autorita' religiose, il suo destino era pero' segnato: una notte l'automobile sulla quale viaggia e' fermata in una zona isolata. Popieluszko viene sequestrato, bastonato, legato e gettato nella Vistola. Aveva 37 anni. I riflettori sono tutti per Giovanni Paolo II, Pio XII e Popieluzsko ma nella lista dei decreti approvati dal Papa spiccano alcune luminose figure femminili. Tutta protesa verso i bisogni dei piu' deboli, specie degli immigrati, e' ad esempio la beata australiana Mary Mackillop, vissuta nel XIX secolo, che verra' presto canonizzata. "La sua figura - afferma Radio Vaticana - e' un simbolo di riscatto sociale e promozione umana. Benedetto XVI ha pregato sulla sua tomba in occasione del viaggio in Australia del luglio 2008. Altra figura straordinaria e' quella di Mary Ward, di cui sono state riconosciute le virtu' eroiche. La Ward visse nell'eta' elisabettiana - cioe' nel XVII secolo - e si prodigo', tra mille difficolta' a promuovere i diritti delle donne. "La Ward - spiega l'emittente - intui' che la salvezza della societa' passa attraverso la promozione della figura femminile e si impegno', in quei tempi poco propizi, a favorire l'istruzione delle donne e il loro inserimento nel mondo della cultura e del lavoro. Ci sono poi due giovani donne italiane: Teresa Manganiello e Chiara Badano, del Movimento dei Focolari, che in una nota sottolinea che si tratta della prima tra i seguaci di Chiara Lubich a giungere a questo traguardo: "Il suo esempio ci incoraggia - afferma la presidente Maria Voce - a credere nella logica del Vangelo, del chicco di grano caduto in terra che muore e che produce molto frutto. Il suo esempio luminoso ci aiutera' a far conoscere la luce del carisma e ad annunciare al mondo che Dio e' Amore". Di rilievo e' anche la figura di suor Enrica Alfieri, delle suore della Carita' di Santa Giovanna Antida Thouret, definita "la mamma e l'angelo di San Vittore": nel carcere milanese, la religiosa vercellese opero' instancabilmente anche a rischio della propria vita. In particolare, si ricorda il suo coraggio durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la direzione del carcere di San Vittore fu presa dai tedeschi che vi imprigionarono ebrei e dissidenti politici. I nazisti volevano fucilare suor Enrichetta che fu salvata solo grazie all'intervento del cardinale arcivescovo di Milano Ildefonso Schuster". Tra i prossimi nuovi Santi, il beato polacco Stanislao Soltys, chiamato Kazimierczyk, sacerdote professo dell'Ordine dei Canonici Regolari Lateranensi, vissuto nel 1400; il beato canadese Andrea Bessette (al secolo Alfredo), religioso professo della Congregazione di Santa Croce, vissuto a cavallo tra il 1800 e il 1900; la beata italiana Giulia Salzano, fondatrice della Congregazione delle suore Catechiste del Sacro Cuore di Gesu', anch'ella vissuta tra il 1800 e il 1900; e Santa sara' proclamata pure la beata italiana Battista da Varano (al secolo Camilla), monaca professa dell'Ordine di Santa Chiara e fondatrice del Monastero di Santa Chiara nella citta' di Camerino, nata nel 1458 e morta nel 1524. Tra i prossimi beati anche il venerabile servo di Dio Giuseppe Tous y Soler, sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e fondatore della Congregazione delle suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore, nato il 31 marzo 1811 a Igualada (Spagna) e morto il 27 febbraio 1871 a Barcellona; il venerabile servo di Dio Leopoldo da Alpandeire Sanchez Marquez (al secolo Francesco), laico professo dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, nato e vissuto in Spagna tra il 1800 e il 1900; e sara' proclamato beato infine il Venerabile servo di Dio Emanuele Lozano Garrido, altro laico spagnolo vissuto nel secolo scorso. Inoltre sono state riconosciute le virtu' eroiche di fra’ Giacomo Illirico da Bitetto, laico professo dell'Ordine dei Frati Minori, nato nel 1400 a Zara, in Dalmazia, e morto intorno all'anno 1496 a Bitetto (Italia); del servo di Dio Luigi Brisson, sacerdote e fondatore degli Oblati e delle Oblate di San Francesco di Sales, nato il 23 giugno 1817 a Plancy (Francia) ed ivi morto il 2 febbraio 1908; del servo di Dio Giuseppe Quadrio, sacerdote professo della Societa' Salesiana di San Giovanni Bosco, vissuto in Italia nel 1900; della serva di Dio Antonia Maria Verna, fondatrice dell'Istituto delle suore della Carita' dell'Immacolata Concezione dette d'Ivrea, vissuta in Italia tra 1700 e il 1800; della serva di Dio Maria Chiara Serafina di Gesu' Farolfi (al secolo Francesca), fondatrice delle suore Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento, vissuta in Italia tra il 1700 e il 1800; e infine sono state riconosciute le virtu' eroiche del servo di Dio Giunio Tinarelli, laico, socio della Pia Unione Primaria Silenziosi Operai della Croce, nato a Terni, in Italia, il 27 maggio 1912 ed ivi morto il 14 gennaio 1956.
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